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Fra Lodi e nodi. L'Italia dell'impossibile...reso possibile.

Fra Lodi e nodi. L'Italia dell'impossibile...reso possibile.

Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 19/05/2009 16:22:06

Si può ancora parlare di Democrazia in un Sistema di Stato che preveda leggi ad personam? Possiamo ancora parlare di volontà di trasparenza in un Paese ove l'incostituzionalità fa a botte – e vince – contro la costituzionalità? L'Italia dei Lodi diviene l'Italia di nodi, che vengono al pettine non tanto per essere sbrigliati ma per palesare una volta di più, come tutto ormai sia possibile, in una nazione resa cieca dall'incomprensione stessa, generata da vicende mai chiarite in maniera basilare, comprensibile ai più. E dove si controfirmano proposte di Legge in un batter d'occhio, si da non rendere possibile alcuna traccia di eventuale discordia sugli eventi.
 
Di Lodo in Lodo, i nodi italiani si sono scomposti fino a creare una lineare visione di come ci si possa svicolare persino da pendenze giuridiche eclatanti. E rendersi impuniti ed impunibili, quel tanto da proclamare un potere assoluto che in questo modo, grava ancor più sulle spalle di chi invece, si ritrova a delinquere persino se paga in ritardo la bolletta della luce. Dalla presentazione - nel 2003 - del Lodo Maccanico, divenuto poi a colpi di emendamento, Lodo Schifani e poi  Lodo Berlusconi, fece si che il già allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, uscisse indenne dal processo SME, che fra vendite di comparti IRI a privati quali la CIR (Compagnie Industriali Riunite) a somme ritenute nettamente inferiori ai parametri di mercato ed a suon di tangenti per far si che una serie di imprese italiane entrassero a far parte del gioco, fece conoscere all'Italia una nuova epoca fatta di scandali…accettabili.
 
Nel breve lasso di tempo dalla controfirma del Lodo da parte degli organi di Stato preposti, al processo reso inutile dallo stesso Lodo al conseguente stralcio – postumo – dell'articolo uno del Lodo che recitava: "Non possono essere sottoposti a processi penali, per qualsiasi reato anche riguardante fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione fino alla cessazione delle medesime, il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Corte Costituzionale"  si passò in pratica a rendere effettivo per il tempo utile norme a totale protezione di chi risultava coinvolto in questo ennesimo affaire nazionale.
 
Un Lodo durato esattamente il tempo di un mandato: quello del Governo Berlusconi che come sempre, fa vivere parallelamente fino a poi intrecciarle, vicende che passano con allegria fra l'Impresa – propria - e la Politica. Una Legge mantenuta in vita dal Giugno 2003 al Gennaio 2004. Palesemente, una truffa temporanea. Arriviamo ai nostri giorni. Cambiano e si susseguono i Governi. Le facce si sa, rimangono le stesse. Le cause e gli scandali, anche. Ma a chi detiene il potere, appare cotraddittorio che si voglia cercare giustizia fra le sale dei palazzi. C'è tanto da fare per la nazione, meglio rispolverare un'idea niente male, che possa rendere Casta intoccabile, ciò che fu già palesato attraverso un libro che potrebbe essere stato commissionato dagli stessi protagonisti delle tante storie raccontate con dovizia di particolari da una coppia di "insospettabili giornalisti" – Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo - in busta paga al Corriere della Sera, testata dalle sorti controverse anche per ciò che riguarda le proprietà editoriali, si da palesare a tutto tondo, l'intoccabilità e l'assoluta volontà a rimanere indenni da qualsiasi azione contro il Potere.
 
Ecco nuovamente il parterre politico – tutto – alle prese con il riconsiderare possibile l'intoccabilità delle quattro più alte cariche dello Stato, ed estromettendo questa volta del tutto, la Corte Costituzionale operando così in maniera da non trovare più alcun garante a controllare qualsiasi nuova legiferazione: un trionfo di anti Democrazia ed anti costituzionalità resa possibile dalla sola forte volontà di pochi. Il Lodo del Ministro Alfano, detta i punti attraverso i quali, 4 sole persone in Italia possono usufruire di immunità totale e persino retroattiva, nel caso in cui le quattro più alte cariche dello Stato, avessero in tempi non sospetti agito contro le Leggi e si trovassero ad essere implicati in fatti da argomentare nelle aule dei tribunali nostrani. 
 
Un macigno scagliato di fretta e con forza contro qualsiasi e più rosea visione d'insieme del Sistema stesso. Una proclamazione di Impero attualizzato ai giorni nostri, e che trova tutti concordi – a parte isolati casi di esternazione subito sopiti da altre querelle – maggioranza ed opposizione. La popolazione resa di colpo assoggettata totalmente ad potere ormai assoluto di chi gestisce il Paese, non trova altro da fare che dribblare fra le tante difficoltà di una Società resa sempre più divisa fra chi può permettersi tutto e chi rischia l'inferno per reali iniquità. Si poteva far qualcosa? Non nel senso immediato dell'avvenimento in se. Si poteva opporre resistenza ogni qualvolta si fosse presentata una nuova bizzarria di chi gestisce le sorti del Paese.
 
Ma volete mettere il pigro trastullarsi fra le onde di decisioni prese in alto e rendersi pubblico piuttosto che attori? Il Fare pesa. Il Dire non conduce a traguardi. Ma fa convincere la popolazione di essere parte integrante degli avvenimenti. Non c'è più tempo per accorgersi di essere divenuti tutti, sostanzialmente, pedine di un gioco di ruolo giocato da quattro impenitenti concorrenti che muovono le loro armate con l'uso di un dito puntato come in un plotone di esecuzione.
 
Ognuno al suo posto…

 

 


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